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Il grand tour di Altropasso sulle tracce di Edward Lear

Il nostro è un viaggio che si svolge a tappe percorse prevalentemente a piedi. Siamo partite dalla Sicilia e arriveremo in Friuli Venezia Giulia. Viaggiando, parliamo di viaggi. In particolare, di quelli del cibo.




In Calabria, il Bergamotto autoctono ha viaggiato per mezzo mondo, mentre il pesce stocco è arrivato nelle montagna dell’Aspromonte navigando per mare dalle isole Lofoten.



Insomma, raccontiamo i viaggi del 'locale' con lo sguardo dello straniero.


Lo sguardo “straniero” è quello curioso di chi parte da un luogo per arrivare in un altro.


Chi si sposta porta con sé le sue esperienze e conoscenze, i suoi gusti, i suoi affetti, i suoi pregiudizi, le sue false credenze, le sue aspettative, i suoi desideri, ecc.. insomma: il suo bagaglio, che è meglio se è leggero come uno zaino.


Durante il cammino, il viandante viene accolto in tanti “altrove” che non sono ‘territori’ ma, piuttosto, un susseguirsi di incontri, scambi, mediazioni culturali, gastronomiche e linguistiche che modificano sia l’ospitato che l’ospitante.


Il viaggio mette in moto una catena di cambiamenti, una specie di domino di influenze reciproche il cui esito dipende dal grado di apertura, di accoglienza e di rispetto dell’altro, di se stessi e dell’ambiente (naturale e antropico) circostante.


Questo è il viaggio, secondo noi.


E qualcosa di simile doveva esserlo per sir. Edward Lear, pittore e poeta inglese che fra Luglio e Settembre del 1847 viaggia a piedi - o a volte a dorso di mulo - nella provincia di Reggio Calabria insieme all’amico John Proby. Lear, asmatico ed epilettico, proveniente da una famiglia numerosissima (era uno degli ultimi di venti fratelli) cominciò a guadagnarsi da vivere come illustratore naturalista e, incontrato l'apprezzamento del conte di Derby, di cui fu dipendente e spesso ospite, passò gran parte della sua vita viaggiando e disegnando (in Europa, in Oriente, in Africa e, soprattutto in Italia).


In Calabria, l’itinerario di Lear iniziò da Reggio e terminò nella stessa città dopo aver attraversato sia l’entroterra che gran parte della costa della provincia. Motta, Bova, Condofuri, Staiti, Bovalino, Roccella, Palmi, Scilla, Villa San Giovanni, furono alcune delle tappe di Lear e del suo compagno di viaggio. Con loro la guida locale ‘Ciccio’, insieme al suo instancabile mulo.


Oggi, parte di quel viaggio può essere ripercorso seguendo il sentiero dell’Inglese, itinerario a tappe attraverso la Calabria grecanica rilanciato nel 2019 dalla cooperativa Naturaliter e dalla Compagnia dei cammini.


Altropasso partirà da Reggio Calabria e arriverà a Bova attraverso il sentiero dell’inglese per raccontare i viaggi del bergamotto. Facendolo, godrà dell’ospitalità diffusa, del sistema di accoglienza e del lavoro attivo delle realtà locali intorno ai luoghi esplorati da Lear.

Sarà un modo di raccontare di viaggi e di spostamenti (il nostro, degli altri e del cibo) e di come questi possano rappresentare una risorsa sociale, culturale, economica ed enogogastronomica da godersi a piedi.





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